Una delle novità più apprezzate dal mercato sono le biciclette elettriche. Per chi vive in Busa è ormai normale incontrarne lungo i tragitti in bicicletta, siano esse sulla ciclabile che collega Arco di Trento a Riva del Garda, o sulle salite che ci circondano. Incredibilmente però nessuno nella nostra Agenzia Viaggi Flipper Viaggi la aveva mai provata, senza riuscire quindi a capirne le potenzialità fino in fondo. Ci abbiamo provato sabato pomeriggio, ecco come è andata. Come prima cosa abbiamo noleggiato la ebike presso un rivenditore di Arco. Il fatto che con 20 euro si potesse noleggiarne una per mezza giornata ha reso questa scelta una scelta obbligata per provare, e ci ha fatto pensare alla fine che forse conviene valutare attentamente i vantaggi e gli svantaggi del noleggio di ebike rispetto all’acquisto della stessa. Partiti da Arco abbiamo affrontato subito la salita del Monte Velo. La nostra intenzione è quella di capire le potenzialità della bicicletta e sappiamo che i primi 8 kilometri di salita sono molto impegnativi quindi attacchiamo con un aiuto medio. Fateci spendere quindi due parole sulla tecnologia che stiamo utilizzando. La bici noleggiata è una BH Rebel 29” PW-X (Qui le specifiche del produttore), ha un peso di circa 21 Kg e monta un motore Yamaha PW-X. Questo motore è uno dei top di gamma attualmente sul mercato e possiede 5 modalità di pedalata assistita: Eco+, Eco, Standard, High e Extra Power. Rispettivamente il motore eroga il 50%, 100%, 190% 280% e 320% della potenza erogata dal ciclista (ad esempio, se effettuate una pedalata da 100W in modalità standard il motore erogherà 190W). (Clicca qui per saperne di più su questo motore) Come tutte le biciclette elettriche, a 25 Km/h la pedalata assistita cessa la sua attività e vi troverete a dover pedalare :-)! Detto questo, affrontiamo la prima parte di salita in modalità Standard. Il display segnala circa 130 Km di autonomia ma risulta subito chiaro che andando in salita il riferimento non è attendibile: si abbassa di circa 4 -5 km per chilometro. Mentre pedaliamo raggiungiamo velocità incredibili, dovendo a volte quasi frenare sui tornanti essendo già a 25 km/h. Sia chiaro, stiamo spingendo forte sui pedali ma la sensazione sulla gamba è comunque diversa da quella della salita con bicicletta da corsa o mountain bike: è più simile a quando si pedala forte in pianura quindi è da subito chiaro che la giornata sarà lunga e bellissima! Effettuati i primi 8 chilometri di salita e consumatone quindi circa 40 di autonomia decidiamo di staccare completamente la batteria fino a Monte Velo, così riceviamo una piacevolissima sorpresa: la bicicletta elettrica si lascia guidare anche in salita senza alcun problema. Sinceramente ci aspettavamo che il motore facesse un pò di attrito nella pedalata libera invece è proprio come pedalare con una MTB normale, se si eccettua il fatto che pesa 21 Kg ;-).
Decidiamo comunque di continuare così, in tranquillità, per poter poi sfruttare a pieno la MTB elettrica una volta arrivati in Val di Gresta. Da Monte Velo in poi ci addentriamo nelle strade sterrate del Monte Creino e qui la batteria e il motore aiutano incredibilmente: volendo salvare la batteria pedaliamo normalmente nei tratti pianeggianti, inserendo l’aiuto della batteria nelle salite, a volte anche violente, degli sterrati del Creino. Quando arriviamo a Santa Barbara, scopriamo che ci abbiamo impiegato meno di un’ora e che la gamba si è salvata in maniera netta confronto a quando effettuiamo tragitti simili in biciclette non elettriche, anche in bici da corsa.
A questo punto, non resta che decidere cosa fare: andiamo allora a Passo Bordala attraverso lo sterrato, scendendo poi dalla strada asfaltata fino a Castellano dove ritroviamo dei sentieri tra i boschi che ci condurranno di nuovo fino a Passo Bordala. A questo punto abbiamo percorso molti chilometri e fatto molto dislivello, ma la batteria è ancora al 42%. Ora la parte divertente quindi. Dopo una breve pausa a Malga Somator dove ne approfittiamo per ricaricare le nostre di batterie, scendiamo fino a Maso Naranch e quindi giù per il Naranch Trail. Anche qui la bici elettrica si dimostra versatile nell’utilizzo, riuscendo ad affrontare anche i tratti più impegnativi, anche se dobbiamo adottare delle accortezze extra in quanto il peso in discesa incide considerevolmente sulla guidabilità della bicicletta. A questo punto rientriamo verso Arco passando da Riva del Garda e poi aggiungendo un’ultima salitina a Laghel che affrontiamo nella modalità Extra Power. Le macchine e i motorini fanno fatica a superarci sulle salite retrostanti il Castello di Arco, e comunque non riescono a distanziarci in quanto stiamo andando ai 25 all’ora senza fare fatica praticamente. C’è ancora un 20 % di batteria ma a questo punto è ora di riconsegnare la bici. E’ stata una giornata entusiasmante, la bicicletta elettrica permette di reinventare i tragitti tradizionali anche per ciclisti con una buona gamba, anche se, per gente allenata, l’impressione è che renda al meglio quando si ha molto tempo a disposizione. Ciao a tutti e al prossimo racconto, se avete domande scriveteci nei commenti qui sotto!
2 Comments
Paolo
7/5/2018 11:41:50 am
Beh dai quando sarò un po più vecchio me la compro.....ora però avanti con la mia mtb classica!
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ENZO
7/5/2018 12:52:45 pm
Io me la son già presa..nn sono ancora vintage e sto godendo..
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AutoreFlipperviaggi è l'agenzia viaggi di Torbole sul Garda, riferimento per chi ama le vacanze attive. Categorie
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